Giorgio

Crescendo ho imparato ad accettare le mie paure, abbracciarle e renderle parte di me. C’è qualcosa di stupendo ma allo stesso modo diabolico quando parliamo di “tempo”.
Ho paura del tempo, di perderlo e di dedicarlo alle cose, questioni e persone sbagliate. Il tempo non si modifica, si rispetta. Il tempo è ingestibile, ci si adatta. Coglierne l’importanza è essenziale, ci permette di dare un senso a ciò che facciamo, ci sprona a migliorarci, rendendoci unici.
Il tempo è l’ago della bilancia tra il successo e la disfatta, capirne la grandezza ti fa spaventare, molto. Questa paura, però, è linfa della nostra quotidianità e, grazie ad esso, ci sentiamo vivi.

Sono abbastanza scaramantico, del mio sogno vero e proprio non ho mai parlato apertamente con nessuno: ho tanti obiettivi, tante idee in testa e mi reputo fortunato per questo.
Il mio sogno non è però qualcosa di tangibile, è più una condizione di vita, una situazione che spero arriverà, insieme di felicità e soddisfazione. Cosa c’entra la collana con il tridente? Quel simbolo raffigura per me un periodo della mia vita dove un libro, una serie per l’esattezza, mi ha fatto da compagno e mi portava lontano da situazioni difficili che stavo affrontando.
Descrivere il senso di questo, del perché questa collana, del perché la porto con me ogni giorno, il tutto in poche righe, è molto difficile e intimo e, come ho detto prima, nessuno sa il vero significato.
La collana è simbolo della promessa che ho fatto a me stesso: il giorno in cui deciderò di toglierla e posarla in un cassetto, sarà il giorno in cui da quel cassetto sarà uscito il mio sogno, realizzandosi.

Un istante, un momento, questione di attimi. La fotografia è un’arte romantica, che ci insegna l’essenza del carpe diem. Nella vita bisogna cogliere l’attimo e, quando si parla di scatto fotografico, bisogna essere bravi a farlo.
Mi piace sottolineare come al giorno d’oggi abbiamo in tasca un oggetto che ci permette di raccogliere scatti che rimarranno per sempre. I ricordi rimangono tali, niente sostituirà la loro bellezza, ma non vi è mai successo in passato che delle foto vi aiutassero a far tornare in mente eventi piacevoli della vostra vita?
Vi do un consiglio: uscite di casa, andate nella piazza del vostro paese, andate sui mezzi pubblici e osservate: avrete modo di scoprire tante storie, di immaginarne alcune e di scoprire quanto è bella la vita, nei suoi colori e nelle sue diversità, se poi volete coglierla con uno scatto, fatelo pure!