Fabiana

La nudità. La mia paura è lì: nel mostrarmi così come sono. Oggi la tendenza è nel “nascondersi”, “indossare delle maschere”, ma questo dove ci porterà? Sicuro in un oblio di costrizioni, limiti e tanto altro che farebbe solo paura a pensarci. La mia paura, forse le nostre paure, sono nel non mostrarci così come siamo: tristi, con le lacrime agli occhi, arrabbiati, pensanti, appassionati, curiosi, innamorati. Sono stanca di indossare dei filtri e per questo motivo, cercherò con tutta me stessa di combattere questa profonda paura.

Ecco che mi ritrovo nel sogno: creare qualcosa di nuovo che riesca a disegnare, sul viso di ciascuno, un sorriso anche leggero. Un po’ come quest’albero: ogni anno, ogni primavera gli alberi spogli rinascono con qualcosa di nuovo: nuovi profumi, nuovi colori, nuovi fiori e nuove foglie. Ecco con quello che farò “da grande” – che a dir la verità non mi è chiaro per nulla- vorrei fare questo: rivoluzionare ogni anno qualcosa, creare, combinare qualcosa di nuovo, che sia semplice, ma che faccia stare bene chi osserva, chi legge, chi ascolta quel qualcosa che oggi è ancora indefinito, ma che un giorno potrò raccontare.

Amo leggere frasi a caso, anche in metro, scritte sui muri e pensare a come l’avrei scritta io. Mi piace poter immaginare a chi l’ha scritta, perché l’ha scritta così, capire il suo tono di voce,la sua storia:immaginare, fantasticare. Faccio viaggi mentali perché amo follemente le parole, che siano scritte, parlate,cantate, tatuate o incise. La parola è un po’ come il pennello per l’artista: si può colorare e dipingere quello che si vuole creando qualcosa di nuovo.